“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”.

In questi termini si esprime l’articolo 9 della Costituzione, principio fondamentale che deve essere recepito come orientamento per tutta la legislazione italiana sul patrimonio scientifico, ambientale e culturale.

L’articolo è stato modificato l’8 febbraio 2022 dal Parlamento, ampliando la tutela dello Stato anche nei confronti dell’ambiente e degli animali: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”.

La tutela dei beni culturali deve essere intesa come valore di civiltà che contraddistingue l’agire umano nella sua storia. Il compito delle nuove generazioni è quello di mantenere viva la memoria di ciascun popolo, in quanto elemento identitario che lo caratterizza e rappresenta. Il passato va dunque rispettato e salvaguardato, affinché il cittadino possa comprendere pienamente il proprio ruolo nel presente e progettare obiettivi comuni per il futuro.

Il 2 giugno 1946 venne eletta l’Assemblea Costituente al fine di dotare lo Stato italiano di una Costituzione. Nello stesso giorno il referendum istituzionale sancì la nascita della Repubblica.

Il compito di redigere un progetto di testo costituzionale fu affidato dall’Assemblea alla “Commissione dei 75”, a sua volta suddivisa in tre Sottocommissioni la prima delle quali, delegata a disciplinare i “diritti e doveri dei cittadini”, si occupò del futuro articolo 9, principio fondamentale relativo alla tutela del patrimonio culturale italiano. Il gruppo in questione fu presieduto dal democristiano Umberto Tupini comprendendo, fra i 18 membri, i democristiani Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira e Aldo Moro, il socialista Lelio Basso e i comunisti Palmiro Togliatti, Nilde Iotti e Concetto Marchesi.

La Costituzione della Repubblica Italiana fu approvata il 22 dicembre 1947 dall’Assemblea Costituente a Palazzo Montecitorio e promulgata, a Palazzo Giustiniani, il 27 dicembre da parte del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola. Entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

Palazzo Montecitorio
Il Capo dello Stato Enrico De Nicola fotografato nel momento in cui firma la Costituzione italiana, il 27 dicembre 1947, alla presenza, da sinistra, di Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio.
Palazzo Giustiniani
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.

L’articolo detta l’orientamento per la legislazione sul patrimonio scientifico, ambientale e culturale dello Stato, privilegiando il valore estetico-culturale rispetto a quello economico e considerando la cultura come elemento imprescindibile per il carattere identitario del Popolo italiano.

Classe Aperta: Michele Ainis su l’articolo 9 della Costituzione
Riflessione art. 9 – Benigni e bellezze

Tutela, Conservazione e Valorizzazione


Tutela e valorizzazione, conformemente a quanto fissato dall’articolo 9 della Costituzione italiana, sono termini che individuano specifiche prassi per la conservazione e successiva promozione del patrimonio artistico, secondo quanto definito dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

“La tutela è ogni attività diretta a riconoscere, proteggere e conservare un bene del nostro patrimonio culturale affinché possa essere offerto alla conoscenza e al godimento collettivi.
Si esplica pertanto in:
riconoscimento, tramite il procedimento di verifica o dichiarazione dell’interesse culturale di un bene, a seconda della sua natura proprietaria;
protezione;
conservazione.

La conservazione è ogni attività svolta con lo scopo di mantenere l’integrità, l’identità e l’efficienza funzionale di un bene culturale, in maniera coerente, programmata e coordinata.
Si esplica pertanto in:
studio, inteso come conoscenza approfondita del bene culturale;
prevenzione, intesa come limitazione delle situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto;
manutenzione, intesa come intervento finalizzato al controllo delle condizioni del bene culturale per mantenerlo nel tempo;
restauro, inteso come intervento diretto su un bene culturale per recuperarne l’integrità materiale.

La valorizzazione è ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e di conservazione del patrimonio culturale e ad incrementarne la fruizione pubblica, così da trasmettere i valori di cui tale patrimonio è portatore.

La tutela è di competenza esclusiva dello Stato, che detta le norme ed emana i provvedimenti amministrativi necessari per garantirla; la valorizzazione è svolta in maniera concorrente tra Stato e regione, e prevede anche la partecipazione di soggetti privati.” (Tutela: definizioni e concetti nel Codice dei beni culturali e del paesaggio in Ministero della Cultura, dal Codice dei beni culturali e del paesaggio – Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42)

Salvatore Settis ci racconta il suo punto di vista sulla valorizzazione del patrimonio artistico

Bibliografia


Montanari T., Costituzione italiana: articolo 9, Carocci editore S.p.A., Roma, 2018

Nifosì G., con la collaborazione di Velia Polito, Cittadini dell’Arte, Editori Laterza, Bari-Roma 2018

Settis S., Paesaggio Costituzione Cemento, Einaudi, Torino 2010


Sitografia


Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana”

LEGGE 26 aprile 1964, n. 310 Costituzione di una Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio. (GU Serie Generale n.128 del 26-05-1964)

Testo unico in materia di beni culturali e ambientali (Decreto legislativo, 29/10/1999 n° 490, G.U. 27/12/1999)

Tutela: definizioni e concetti nel Codice dei beni culturali e del paesaggio in Ministero della Cultura, consultato in data 21/01/2023

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